02-08-1965
Per la preproduzione di “Paradise Hawaiian Style”, Elvis arriva alla Paramount con una settimana di ritardo ed va in riunione con Hal Wallis e Mickey Moore, l’aiuto regista di Norman Taurog, che ha già lavorato per altri tre films oltre a “Rostabout” e “King Creole”.
Dopo alcuni esami clinici per l’assicurazione e la scelta del guardaroba, alle 14.00 Elvis si reca alla Radio Recordes, per fare qualche sovra incisione vocale a delle tracce strumentali già registrate. In questa session che termina alle 2.30 del mattino, Elvis registra “Sand Castles”
03-08-1965
Elvis continua con le sovraincisioni alla Radio Recorders, dalle 15.00 alle 22.00
04-08-1965
Elvis lavora dalle 18.00 alle 22.30, completando così le registrazioni della colonna Sonora di “Paradise Hawaiian Style”.
05-08-1965
Accompagnato da Jerry Schilling, Mike Keaton, Larry Geller, Richard Davis, Red e Sonny West Ray Sitton, Billy Smith, a cui si aggiungono Vernon e sua moglie Dee, Elvis vola alle Hawaii per l’ambientazione del film “Paradise Hawaiian Style”.
07-08-1965
Iniziano le riprese di “Paradise Hawaiian Style”
13–08-1965
La giornata trascorre, filmando autentiche danze hawaiiane, presso il Polynesian Culture Center delle Hawaii, per il film “Paradise Hawaiian Style”
15-08-1965
Mentre era in servizio alle Hawaii per il film Paradise Hawaiian Style, Elvis, Vernon e il colonnello Parker visitano il memoriale degli Stati Uniti dell'Arizona per deporre una corona a forma di campana progettata dal colonnello Parker e contenente 1.177 garofani, uno per ogni militare che perse la vita a bordo della nave. Fotografi e giornalisti si precipitarono a registrare l'evento, ma Elvis li mandò via.
Non voleva che la sua visita al memoriale diventasse una trovata pubblicitaria.
16-08-1965
Elvis riceve un telegramma dal presidente della Capitol Records, che lo invita ad un cocktail party a Los Angeles, per il giorno 24, per incontrare i Beatles.
18-08-1965
Elvis partecipa ad una festa al Polynesian Culture Center, prima che parta il giorno successivo.
27-08-1965
Protetti da un servizio di sicurezza organizzato dal Colonnello, i Beatles arrivano a far visita ad Elvis nella sua casa di Perugia Way. Nonostante tutte le precauzioni prese, centinaia di fans di radunano davanti ai cancelli della casa di Bel Air.
Quando i suoi ospiti arrivano, trovano Elvis seduto sul suo lungo divano bianco davanti alla televisione a volume inesistente. Dopo un po’ prende un basso ed inizia a strimpellare “Mohair Sam” una canzone di Charlie Rich che sta girando nel juke box. La conversazione che segue nelle ore successive è piuttosto sconnessa e i Beatles vanno a casa delusi e infastiditi. Nonostante questo, alcuni giorni dopo, John Lennon dice a Jerry Schilling che, per lui, la serata ha significato molto e prega Jerry di dire ad Elvis che “Se non fosse stato per lui, noi oggi non saremmo nessuno”