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Dicembre 1959

05-12-1959
Alle 6 del mattino, Elvis inizia il suo permesso di 3 giorni

06-12-1959
Elvis inizia le lezioni di karate con Jurgen Seydel. Mr. Seydel è conosciuto come il “padre del karate tedesco”. Questo sport è una disciplina di cui Elvis rimane molto affascinato, sin da quando legge un articolo su Hank Slamasky che un ex marine è diventato un pioniere dell’insegnamento quand’era soldato. Elvis prenderà lezioni da Mr. Seydel due volte alla settimana, fino al suo ritorno negli States.

24-12-1959
Il trattamento alla pelle al quale Elvis si sta sottoponendo, deve essere interrotto, perchè Elvis accusa Griessel Landau di fargli delle avance sessuali. Landau replica minacciandolo di rendere nota una sua relazione con una ragazzina di 16 anni. Dopo un’ansiosa telefonata al Colonnello, il giorno dopo Natale, Elvis va al Provost Marshall Division dell’esercito, che riferisce tutto alla FBI. Un’indagine rivela che Landau non è un medico e dopo aver ricevuto una piccola somma, viene spedito a Londra, dicendogli di non farsi più sentire, né vedere.

25-12-1959
Elvis predispone che venga spedito un barboncino francese ad Anita Wood, come suo regalo di Natale. Contemporaneamente organizza una festa in Goethestrasse per la famiglia e gli amici. Priscilla Beaulieu gli regala un set di bongo.

28-12-1959
Elvis viene interrogato dalla FBI a riguardo della sua denuncia contro Laurenz Johannes Griessel-Landau per reato di estorsione. Landau l’aveva aiutato a fare un trattamento alla pelle, che Elvis è stato costretto ad interrompere dopo che Landau ha iniziato a fare varie avance omosessuali a lui e ai suoi amici. Landau l’ha minaccio di rovinargli la carriera rendendo pubbliche foto e registrazioni che riguardano Elvis. Dal momento che questo non è vero, Elvis ha pagato il corrispondente del trattamento e il biglietto aereo di Griessel-Landaus per farlo tornare a Londra, definitivamente.

31-12-1959
Su suggerimento del Colonnello e usando praticamente le parole che lo stesso Colonnello gli ha detto, Elvis invia un telegramma a Parker “La prego di voler estendere i miei ringraziamenti ai vari gruppi di Memphis, che hanno proposto uno speciale benvenuto per il mio ritorno a casa, a Memphis. Tuttavia io desidero tornare a Memphis, come qualsiasi altro commilitone quando torna a casa, cioè senza cerimonie o fanfare. Io ho servito la patria come loro e sono orgoglioso di averlo fatto. Poter rivedere la mia città, la mia famiglia, i miei amici e i fans è il più grande benvenuto che io possa avere. Apprezzo il loro gesto gentile e sono certo che capiranno. Ritengo lei sarà d’accordo con me. Un caro saluto a lei e la sig.ra Parker, da parte di mio padre, mia nonna e mia”.